Nell’ambito aziendale è entrato ormai d’uso comune parlare di Industria 4.0 per identificare l’integrazione delle nuove tecnologie nel flusso produttivo; queste innovazioni permettono di migliorare le condizioni di lavoro e aumentare la qualità produttiva.

La stessa logica di ottimizzazione si può applicare anche ai processi associati alla sanificazione e al lavaggio degli indumenti da lavoro.
Come?

Grazie all’inserimento di un microchip identificativo posto all’interno dell’abbigliamento da lavoro.

Sicurezza, igiene e no spreco nel noleggio dell’abbigliamento da lavoro

Questa “tecnologia intelligente” permette di rispondere alle esigenze di:

  • avere delle uniformi sicure dal punto di vista della protezione;
  • essere certi del rispetto delle norme igieniche.

I dati che vengono immagazzinati nel microchip, infatti, monitorano e registrano l’intero ciclo di vita di un capo e lo storico dei trattamenti subiti:

  • quanti capi sono in lavaggio;
  • quanti lavaggi ha subito il capo;
  • quanti sono stati consegnati a quel manutentore;
  • quanti sono in rammendo;
  • quanti sono stati sostituiti per rottura o non conformità;
  • quanti e quali capi non vengono riconsegnati in Lavanderia da tempo (con data certa).

Perché è importante conoscere questi dati?

Se si pensa ai DPI (Dispositivi di Protezione Individuale) il nesso balza subito all’occhio: se un camice antiacido supera il numero massimo di lavaggi garantiti dal produttore del tessuto finirà per non assolvere più la sua funzione di protezione.

Altri dati che si possono leggere dal microchip sono legati alla gestione delle dotazioni.

Poiché il chip è associato ad un solo capo e ad un solo lavoratore, ovvero è individuale, è possibile sapere:

  • se ci sono capi mancanti;
  • se la dotazione che ogni collaboratore ha è troppo elevata;
  • se la dotazione che ogni collaboratore ha è insufficiente.

Facendo un paragone che esula dal mondo dell’abbigliamento, il sistema di tracciabilità del microchip consente di ordinare la quantità corretta di biglietti da visita nel momento in cui, ad esempio, si cambia il logo aziendale.

Allo stesso modo, sarà possibile dotare ogni collaboratore del numero esatto di uniformi tenendo conto delle sue esigenze lavorative e delle differenti mansioni all’interno dell’azienda.

Ultimo ma non per importanza, dotare i propri abiti da lavoro di un sistema di tracciabilità consente di monitorare il percorso della biancheria dall’azienda alla lavanderia e ritorno, un viaggio che sembra lineare ma nel quale, invece, si possono perdere una gran quantità di capi con danno economico incredibile.

Grazie al microchip la dispersione di biancheria si riduce, e così cala anche la necessità di reintegro.

La tecnologia di tracciabilità in Lavanderia Tiziana

La tecnologia che sta dietro a questo sistema di identificazione è relativamente semplice e si può riassumere in tre metodologie:

  1. Lettura massiva del microchip (tecnologia UHF);
  2. Lettura tramite codice a barre (barcode);
  3. Lettura singola del microchip (tecnologia HF).

Lavanderia Tiziana propone le seconde due modalità di lettura dei dati abbinate tra loro.

Con il  chip viene tracciato il capocon la lettura tramite codice a barre dell’etichetta è possibile risalire ad un’eventuale perdita del chip e con la stessa etichetta il lavoratore o il suo datore di lavoro hanno la possibilità di riconoscere il loro indumento.

I vantaggi della tracciabilità tramite microchip

Affidarsi ad una lavanderia industriale che offre il servizio di tracciabilità dei capi comporta per l’azienda i vantaggi di:

  1. Avere un reintegro dello stock minimo perché i capi non vengono più smarriti;
  2. Poter pianificare e prevedere l’acquisto dei capi poiché la durata dell’abbigliamento è monitorata con certezza;
  3. Gestire con più elasticità la dotazione dei capi per ogni collaboratore perchè ne viene monitorato l’effettivo bisogno.